Il recupero di materia prima riferibile ai beni durevoli (post-consumo), costituiti da metalli ferrosi e non ferrosi e altri materiali, come plastiche, gomme, vetri, stoffe, ecc., è un aspetto del riciclaggio relativamente recente, che si è manifestato quando i beni durevoli, introdotti negli anni ‘60 dal miracolo economico, hanno cominciato ad essere espulsi in grande quantità dal ciclo del consumo.
Con il tempo questi insiemi complessi di metalli e non metalli si è modificato ed è diventato sempre più complicato. È necessario approfondire o più semplicemente conoscere questi insiemi complessi di metalli e non metalli data l’importanza che rivestono in quanto materie prime seconde e la necessità di una più efficace azione di recupero che condizionano e indirizzano i processi di lavorazione del rottame. La filiera del riciclaggio dei rottami deve allinearsi ad una economia orientata al futuro e che ha per obbiettivo il prodotto pensato come rottame e il rottame pensato come prodotto (sviluppo sostenibile ˃ green economy ˃ economia circolare). Riciclare inoltre è una attività che deve saper coniugare il rispetto dell’ambiente con soluzioni economicamente sostenibili.
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